TPED

La Direttiva riguarda solo l’immissione sul mercato delle attrezzature. Tutte le attrezzature in pressione con una pressione superiore a 0,5 bar devono essere sottoposte ad un esame preliminare per valutare se rientrano nel campo di applicazione della Direttiva e se rispettano i requisiti di conformità della Direttiva stessa. In caso di responso positivo di detto esame preliminare, le attrezzature in pressione devono poi riportare la marcatura CE, seguita dal numero di notifica dell’Organismo Notificato implicato nella fase di controllo della produzione.

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La Direttiva riassume con una marcatura particolare , il “π” prodotti che hanno tre caratteristiche: la Pressione, la Pericolosità e la predisposizione al Trasporto. Si tratta di recipienti di varia natura e forma destinati al trasporto di gas, come ad esempio le bombole per gas liquido (GPL) o di ossigeno. La direttiva europea include  sia i prodotti di nuova fabbricazione (con i requisiti della T-PED), sia le ispezioni periodiche per la verifica del mantenimento dei requisiti di sicurezza necessari per il riutilizzo dei prodotti  in pressione, sia le attrezzature esistenti sul mercato per la quale di applica la procedura  di “rivalutazione” verso la T-PED. Questa procedura tramite una valutazione documentale dell’Organismo Notificato eventualmente integrata con prove tecniche di riscontro, dimostra che il prodotto rispetti i requisiti della T-PED.

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Assicurare che i prodotti siano caricati e protetti correttamente, sia che vengano trasportati in container, navi o camion. Un controllo delle operazioni di carico del container può includere:
  • Verifica della quantità
  • Tracciabilità dei prodotti, inclusa la verifica dei codici di produzione e del numero di stock rispetto alla bolla d’accompagnamento o alla fattura
  • Verifica delle condizioni operative interne ed esterne dei container
  • Verifica del grado di pulizia dei rimorchi e container, per esempio presenza di detriti e insetti
  • Imballaggio
  • Etichettatura
  • Sigle di trasporto per la conformità alla normativa (ad esempio controllo del codice a barre)
  • Documentazione per qualsiasi danno osservato in fase di carico
  • Fotografie dei processi di carico
  • Documentazione del container, dell’imbarcazione e numero di sigillo
Non appena viene completato il carico, viene apposto il sigillo sui container per ridurre il rischio di manomissione, furto e sottrazione. La supervisione delle operazioni di scarico include controlli simili sull’integrità del container rispetto a bolle di accompagnamento o fatture, per evitare controversie sull’importazione ed assicurare che i prodotti arrivino nello stesso stato in cui sono stati caricati. Grazie ad una rete interna di ispettori altamente qualificati, le soluzioni garantite da QS QUALITY SERVICES d’ispezione del carico e scarico rappresentano un’aggiunta preziosa alle nostre ispezioni della catena di fornitura, intese a garantire tranquillità.

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